VMC e scambiatore di calore: insieme sono una forza!
16 Dicembre 2019 - Edifici ad alta efficienza - Nessun commento
Quando si costruisce o si ristruttura casa, ci si trova spesso a dover fare delle rinunce.
Rinunciare alla Ventilazione Meccanica Controllata potrebbe però rivelarsi un passo falso: meglio sarebbe considerarla una priorità in quanto evita molte possibili spese successive per risolvere problemi dovuti alla creazione di condensa o umidità.
Non è un di più.
Se l’edificio è stato ben isolato per garantirne la tenuta termica, la ventilazione meccanica controllata corredata di scambiatore di calore, è necessaria.
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La VMC non è un impianto termico
L’informazione in merito alla VMC appare ancora piuttosto incompleta. Tanto per fare chiarezza è bene specificare che un impianto di VMC non è un impianto termico vero e proprio perché il suo scopo non è produrre calore, anche se implementa il funzionamento ottimale dell’impianto di riscaldamento e del condizionatore d’aria.
La casa sana ha bisogno di sistema di aerazione
Gli impianti di ventilazione meccanica controllata decentralizzata con recupero di calore sono sempre più diffusi nel nostro paese perché le persone hanno sempre più consapevolezza di quanto migliorino la qualità della vita.
Non sono più un optional integrativo: se abbinati ad un involucro edilizio isolato, con buona tenuta termica, sono un vero e proprio “salva casa”, necessario per evitare successivi problemi creati dall’umidità.
Come abbiamo già detto nel nostro blog sulla VMC, in assenza di un impianto, bisognerebbe aprire le finestre almeno 1 volta ogni ½ ore per avere un ricircolo d’aria corretto ed evitare di soggiornare in ambienti con aria viziata.
Però aprire le finestre disperde calore e non garantisce immissione di aria pulita.
La soluzione più in linea con l’efficientamento energetico dell’edificio è l’adozione di un impianto di aerazione.
In assenza di VMC, i ricambi d’aria manuali sono necessari, ma dovrebbero essere correttamente calcolati come perdite di calore inevitabili all’interno del calcolo termico dell’edificio (persino nelle case passive).
Spesso invece accade che, in sede di certificazione energetica, le perdite di calore dovute all’apertura manuale delle finestre non vengano correttamente calcolate, innalzando parecchio le prestazioni energetiche complessive dell’edificio.
L’installazione di un impianto di VMC conta molto in sede di certificazione energetica perché fa guadagnare una classe energetica in più: l’importante è sceglierlo con scambiatore di calore (o recuperatore di calore), come Aircare ES.
A cosa serve lo scambiatore di calore
Lo scambiatore di calore, anche detto scambiatore d‘aria con recuperatore di calore, è un dispositivo di segregazione. In pratica fa in modo che i due flussi d’aria, in entrata ed in uscita, non si mescolino tra loro.
Interviene tra la fase di estrazione dell’aria interna e la fase di ingresso dell’aria esterna.
Siccome, estremizzando, l’aria in ingresso è inquinata e fredda, mentre quella in estrazione è viziata e calda, lo scambiatore “butta via” l’aria viziata interna, ma ne trattiene il calore per conferirlo all’aria in ingresso. Così non viene sprecato e si ottiene un bel risparmio sulle spese energetiche.
L’aria esterna è inquinata, ma è anche fresca, ha tanto ossigeno e meno CO2 rispetto a quella interna: basterà filtrarla molto bene ed immetterla nell’ambiente già riscaldata dal calore recuperato.
Il risparmio energetico si ottiene perché l’impianto di riscaldamento o raffrescamento lavorerà solo sulla differenza di temperatura, quel minimo gap di pochi gradi già ampiamente stemperato da questa apparecchiatura.
Lo scambiatore di calore di Aircare ES è composto da materiali di origine vegetale simili alla carta, appositamente trattati per resistere all’idrolisi (non si macerano con il tempo).
È trattato esternamente con uno speciale primer, ogni produttore ha la sua ricetta segreta, capace di regolarne la traspirazione. Un po’ come avviene con il Goretex®, fa uscire l’umidità giusta ed impedisce che si formi la condensa. Così come il Goretex® mantiene la pelle asciutta, lo scambiatore d’aria mantiene la casa asciutta e correttamente ventilata.
5 buoni motivi per installare la VMC Aircare in casa propria
- L’esigenza di chiunque possieda una casa è quella di risparmiare il più possibile sulla spesa energetica, ma anche di prepararsi a vivere in climi sempre più caldi;
- Un impianto VMC completo di recuperatore di calore a flussi incrociati ricambia completamente l’aria presente nei diversi ambienti del fabbricato, aspirando ed espellendo quella viziata prodotta all’interno dei locali di servizio, recuperando la maggior parte del calore e riscaldando l’aria pulita proveniente dall’esterno mediante il suo scambiatore termico.
- La VMC preserva l’integrità dell’edificio, ne manutiene bene lo stato di conservazione quindi, indirettamente, ne aumenta il valore economico nel tempo (una casa dotata di un sistema di aerazione controllato vale di più sul mercato immobiliare).
- Un buon impianto di VMC migliora il funzionamento dei condizionatori d’aria in estate e degli impianti di riscaldamento durante l’inverno. Risulta ideale l’abbinamento Aircare + condizionatore in estate, e Aircare + pompa di calore in inverno. Insieme funzionano meglio e costano meno.
- I materiali scelti per costruire Aircare rispettano la LCA (Life-Cycle Assessment) per ridurre al minimo l’impronta ecologica e rispettare l’ambiente.
Scegliere oggi un buon impianto di VMC con scambiatore di calore entalpico come Aircare è un buon investimento per il futuro.
Aircare è già pronto per il clima di domani, non sarà necessario sostituirlo quando il caldo aumenterà.