Ricambiare l'aria interna
Preserva la tua salute dagli inquinanti pericolosi e non percepibili, ricambiando l’aria interna.
Però con aria pulita.
Aircare rinnova l’aria interna in sole 2 ore.
Ricambiare l'aria: fai entrare la salute in casa tua
Anche gli edifici si “ammalano”, se non adeguatamente ventilati.
Una delle definizioni del fenomeno coniate dagli studiosi è sindrome dell'edificio malato (sick building syndrome).
Se si ammala l’edificio, si ammalano anche i suoi abitanti.
Il vero problema è che non sempre ci rendiamo conto dei pericoli che corriamo.
Molte sostanze inquinanti non sono percepibili, mentre altre sono comunemente considerate confortevoli (profumi per ambienti), piacevoli (candele profumate) o igienizzanti (prodotti per la pulizia).
Sostanze pericolose e non percepibili sono il Radon ed il monossido di carbonio: se si sente odore di "aria viziata" entrando in un ufficio con molte persone o in un'aula scolastica durante le lezioni, significa che sono state sfondate le soglie di tolleranza degli inquinanti.
Chi già si trova in quell'ambiente non lo avverte perché si è "adattato": stiamo parlando di inquinamento dell'aria domestica, una questione tutt’altro che trascurabile.
Anche gli acari della polvere non sono percepibili e visibili, ma la loro presenza costituisce un bel problema per chi ne è allergico.
Le spore di muffa sono particolarmente nocive e spesso causa di asma o malattie respiratorie più gravi.
Mentre siamo noi stessi, con il nostro metabolismo e con le nostre normali attività a produrre umidità.
Insieme ai nostri animali domestici.
Agli inquinanti cosiddetti "igienizzanti" appartengono invece sostanze contenute nei prodotti per la pulizia della casa che attengono alla categoria dei composti chimici.
Inoltre molti edifici arredati sono "contaminati" dalla formaldeide, sostanza cancerogena rilasciata da pavimenti, mobili e oggetti di arredamento.
Facciamo 24.000 respiri al giorno,
ci meritiamo un'aria migliore
L’inquinamento indoor è responsabile del 2,7% del carico globale di malattia (Global Health Risks: Mortality and burden of disease attributable to selected major risks WHO, 2009) e del 7,6% di decessi (Global Health Observatory, 2016) nel mondo.